sotto sequestro 2.500 canali illegali.Novara 30 Novembre 2024 Un affare da 3 miliardi l'anno scoperto dalla Polizia Postale coordinata dalla procura di Catania tramite perquisizioni in Italia e all'estero I server della grande truffa dello streaming illegale erano posizionati in Olanda, Romania e Cina. Oltre 270 gli agenti della Polizia postale, con la collaborazione delle forze di polizia straniere, che, nell'ambito dell'operazione "Taken Down", coordinata dalla procura di Catania, hanno effettuato 89 perquisizioni in quindici regioni italiane, 14 perquisizioni nel Regno Unito, Olanda, Svezia, Svizzera, Romania, Croazia e Cina, nei confronti di 102 persone. Sequestrati 2.500 canali illegali. È stato stimato in 250 milioni di euro il giro d'affari mensile, circa 3 miliardi l'anno, con 22 milioni di utenti finali; e ammonterebbe a 10 miliardi di euro il danno economico causato alle piattaforme legali. Venivano illegalmente captati e rivenduti i palinsesti live e i contenuti on demand protetti da diritti televisivi, di proprietà delle più note piattaforme televisive nazionali ed internazionali, quali Sky, Dazn, Mediaset, Amazon prime, Netflix, Paramount, Disney+. Le attività che si sono svolte per oltre due anni hanno fatto luce su una associazione a delinquere a carattere transnazionale, con strutture operative ben delineate, una rete informatica distribuita su più Paesi e una organizzazione Il gruppo era strutturato sulla base di un legame associativo tra più persone residenti o domiciliati in Italia e all'Estero, strutturato secondo un modello verticistico, con ruoli distinti e ben precisi che hanno consentito la commissione di reati concernenti lo streaming illegale di contenuti audiovisivi mediante Iptv, accesso abusivo a sistema informatico, frode informatica e riciclaggio. Nel corso delle perquisizioni sono state sottoposte a sequestro, in quanto ritenute profitto dei reati, criptovalute per oltre 1.650.000 di euro e denaro contanti per oltre 40 mila euro. Per eludere le indagini gli indagati avrebbero fatto uso di applicazioni di messaggistica crittografata, identita' fittizie e documenti falsi, utilizzati anche per l'intestazione di utenze telefoniche, di carte di credito, di abbonamenti televisivi e noleggio di server. DP
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Arriva il Sicilia Express Novara 30 Novembre 2024 Durante le feste di Natale sarà attivo un nuovo convoglio, il Sicilia Express, che viaggerà partendo dal Piemonte alla volta della Sicilia e sarà disponibile solo il 21 dicembre e il 5 gennaio. Così spiegano da Ferrovie dello Stato “il Sicilia Express è nato in collaborazione con l'assessorato regionale dell'Infrastrutture e Mobilità della Regione Siciliana con l'obiettivo di offrire un nuovo modo di viaggiare che coniuga il turismo lento, sostenibile, di qualità alla bellezza del viaggio in treno. Il nuovo treno avrà inoltre prezzi competitivi (i biglietti partono da 29 euro a tratta) e saranno acquistabili a partire dal 3 dicembre sul sito di Fstrenituristici e su tutti i canali di vendita di Trenitalia. Ci saranno diverse le soluzioni disponibili: dalle carrozze letto alle cuccette, fino agli scompartimenti con sei posti a sedere, due carrozze ristorante dove saranno serviti, durante tutto il viaggio, prodotti tipici della tradizione enogastronomica siciliana. Il treno viaggerà il 21 dicembre con partenza da Torino Porta Nuova alle ore 15,05 e arrivo a Messina alle ore 9,45. DP In dodici coadiuveranno il Rettore Menico Rizzi per il sessennio 2024-30 Novara 30 Novembre 2024 E' stata presentata presso il Rettorato dell’Università del Piemonte Orientale, a Vercelli, la squadra di Delegate e Delegati che affiancheranno il magnifico rettore, professor Menico Rizzi, nello sviluppo e nel conseguimento degli obiettivi strategici di Ateneo per il sessennio 2024-2030. Delegate e delegati sono stati scelti da Rizzi in base alle competenze acquisite in ambito accademico e in base all’equilibrio che ognuna e ognuno di loro potrà mettere a disposizione dello sviluppo delle varie linee strategiche, di concerto con gli organi di Ateneo e in stretta sinergia con l’attività amministrativa di qualità garantita dal Personale tecnico-amministrativo e bibliotecario Le deleghe riguardano la Didattica, la Ricerca scientifica e le infrastrutture di ricerca, la Valorizzazione delle conoscenze, trasferimento tecnologico e scienza dei cittadini, gli Affari e cooperazioni internazionali, il Piano strategico e fundraising, l’Edilizia, la Sicurezza informatica e trasformazione digitale, l’Inclusione, disabilità e diritto allo studio, l’Orientamento e tutorato, il Sistema bibliotecario e open education, l’Alta formazione e– la Valorizzazione delle ricercatrici e dei ricercatori in avvio di carriera. la squadra di deleghe e delegate/i: · Didattica: CRISTINA MEINI, professoressa ordinaria, Area Min. 11 (Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche), G.S.D. 11/PHIL-04 (Estetica e filosofia dei linguaggi), S.S.D. PHIL-4/B (Filosofia e teoria dei linguaggi), afferente al Dipartimento per lo Sviluppo sostenibile e la transizione ecologica (DISSTE); ricoprirà anche la carica di delegata del Rettore nella Commissione Didattica della CRUI (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane); · Ricerca scientifica e infrastrutture di ricerca: MARIAGRAZIA GRILLI, professoressa ordinaria, Area Min. 05 (Scienze biologiche), G.S.D. 05/BIOS-11 (Farmacologia), S.S.D. BIOS-11/A (Farmacologia), afferente al Dipartimento di Scienze del farmaco (DSF); ricoprirà anche la carica di delegata del Rettore nella Commissione Ricerca e Dottorato della CRUI (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane); · Valorizzazione delle conoscenze, trasferimento tecnologico e scienza dei cittadini: ALESSANDRA GENNARI, professoressa ordinaria, Area Min. 06 (Scienze mediche), G.S.D. 06/MEDS-09 (Malattie del sangue, oncologia e reumatologia), S.S.D. MEDS-09/A (Oncologia medica), afferente al Dipartimento di Medicina traslazionale (DIMET); ricoprirà anche la carica di delegata del Rettore nella Commissione Valorizzazione della Ricerca e Trasferimento Tecnologico della CRUI (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane); · Affari e cooperazione internazionali: LUCA RAGAZZONI, professore associato, Area Min. 06 (Scienze mediche), G.S.D. 06/MEDS-23 (Anestesiologia), S.S.D. MEDS-23/A (Anestesiologia) afferente al Dipartimento per lo Sviluppo sostenibile e la transizione ecologica (DISSTE); ricoprirà anche la carica di delegato del Rettore nella Commissione Affari internazionali della CRUI (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane); · Piano strategico e fundraising: VINCENZO CAPIZZI, professore ordinario, Area Min. 13 (Scienze economiche e statistiche), G.S.D. 13/ECON-09 (Economia degli intermediari finanziari e finanza aziendale), S.S.D. ECON-09/B (Economia degli intermediari finanziari), afferente al Dipartimento di Studi per l’Economia e l’Impresa (DISEI); · Edilizia: MAURO BOTTA, professore ordinario, Area Min. 03 (Scienze chimiche), G.S.D.03/CHEM-03 (Chimica generale e inorganica), S.S.D. CHEM-03/A (Chimica generale e inorganica), afferente al Dipartimento di Scienze e innovazione tecnologica (DISIT); avrà anche la delega speciale per la realizzazione del Campus di Alessandria; · Sicurezza informatica e trasformazione digitale: COSIMO ANGLANO, professore ordinario, Area Min. 01 (Scienze matematiche e informatiche), G.S.D. 01/INFO-01 (Informatica), S.S.D. INFO-01/A (Informatica), afferente al Dipartimento di Scienze e innovazione tecnologica (DISIT); avrà anche la carica di delegato del Rettore nella Commissione Rapporti con le imprese e ICT della CRUI (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane); · Inclusione, disabilità e diritto allo studio: DAVIDE PORPORATO, professore associato, Area min. 11 (Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche), G.S.D. 11/SDEA-01 (Scienze demoetnoantropologiche), S.S.D. SDEA-01/A (Discipline demoetnoantropologiche), afferente al Dipartimento di Studi umanistici (DISUM); ricoprirà anche la carica di delegato del Rettore nelle Commissioni Tematiche di Genere, Housing Universitario PNRR e nella Conferenza Nazionale dei Delegati per la Disabilità (CNUDD) della CRUI (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane); · Orientamento e tutorato: CHIARA BISIO, professoressa associata, Area Min. 03 (Scienze chimiche), G.S.D. 03/CHEM-02 (Chimica fisica), S.S.D. CHEM-02/A (Chimica fisica), afferente al Dipartimento di Scienze e innovazione tecnologica (DISIT); avrà anche la carica di delegata del Rettore nella Commissione Orientamento della CRUI (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane); · Sistema bibliotecario e open education: STEFANO QUIRICO, professore associato, Area Min. 14 (Scienze politiche e sociali), G.S.D. 14/GSPS-03 (Storia del pensiero e delle istituzioni politiche), S.S.D. GSPS-03/A (Storia del pensiero politico), afferente al Dipartimento di Giurisprudenza e di Scienze politiche, economiche e sociali (DIGSPES); avrà anche la carica di delegato del Rettore nella Commissione Biblioteche della CRUI (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane); · Alta formazione: IVANA RABBONE, professoressa associata, Area Min. 06 (Scienze mediche), G.S.D. 06/MEDS-20 (Pediatria generale e specialistica e neuropsichiatria infantile), S.S.D. MEDS 20/A (Pediatria generale e specialistica), afferente al Dipartimento di Scienze della salute (DISS); · Valorizzazione delle ricercatrici e dei ricercatori in avvio di carriera: RICCARDO MIGGIANO, professore associato, Area Min. 05 (Scienze biologiche), G.S.D. 05/BIOS-07 (Biochimica), S.S.D. BIOS-07/A (Biochimica), afferente al Dipartimento di Scienze del farmaco (DSF). Buon lavoro a tutti DP DOPO LA SENTENZA SEMBRA IMPASSIBILE, MA NON LO E’ Novara 30 Novembre 2024 Si è preso l’ergastolo con aggiunta di tre mesi di isolamento Alessandro Impagnatiello per l’omicidio di Giulia Tramontano, la ragazza incinta di sette mesi uccisa brutalmente a Senago, in provincia di Milano. Durante la lettura della condanna per l’ex barman la criminologa Anna Vagli ha spiegato a Leggo.it cosa abbia osservato nell’aspetto e nel linguaggio dell’uomo durante l’udienza nella quale è stato condannato. “L’apparizione di Alessandro Impagnatiello in aula è tutt’altro che casuale: dal maglione semplice ma curato, alla rasatura precisa con una riga evidente, tutto sembra progettato per trasmettere un’immagine di controllo, ordine e, forse, di vulnerabilità “La riga sulla testa, netta e simmetrica, richiama la cura maniacale per i dettagli e potrebbe riflettere tratti narcisistici, dove l’aspetto esteriore diventa una maschera per celare l’instabilità interiore Anche il maglioncino indossato è sembrato essere “una strategia per evitare eccessi che attirerebbero critiche, mantenendo un equilibrio tra apparenza modesta e pulizia quasi ossessiva. È l’immagine di chi, anche sotto pressione, cerca di controllare la narrazione visiva di sé stesso”. il linguaggio del corpo di Impagnatiello fornisce“segnali misti, rivelando una battaglia interiore tra il desiderio di mantenere il controllo e l’ansia crescente”. “Il gesto di portarsi la mano alla bocca può indicare tentativi di autocensura, senso di disagio o ansia repressa. Questo gesto, spesso involontario, è tipico di chi sente di essere sotto scrutinio e teme di “dire troppo”. Anche la postura dell’ex barman avrebbe nascosto una tensione particolare. DP Un caso di femminicidio di 2000 anni fa venne raccontato con poche frasi dallo storico Tacito negli Annali, IV 22 Novara, 30 novembre 2024 Il femminicidio e la violenza sulle donne, ricordati ogni anno il 25 novembre, non sono fenomeni attribuibili alla società moderna come molti credono, ma una piaga culturale radicata anche nelle società che ci hanno preceduto. L’aggressività di genere dilagò anche alla corte imperiale di Roma, tanto che alcuni imperatori si macchiarono di femminicidio. Si consideri che il mondo romano della tarda repubblica e del primo impero ha molte affinità con il mondo attuale per le sue molteplici contraddizioni; ad esempio, accanto alla possibilità di divorziare ad entrambi i coniugi si trova il diritto per il pater familias (padre, marito, suocero) di uccidere la matrona macchiata di adulterio. Un caso di femminicidio di 2000 anni fa venne raccontato con poche frasi dallo storico Tacito negli Annali, IV 22; ebbe come protagonista una donna di cui ignoriamo quasi tutto, se non i dettagli della sua infelice fine unitamente alla vicenda giudiziaria conseguente. Il fatto risale al 24 d.C. ed è raccontato in questi termini: la moglie del pretore Plauzio Silvano, di nome Apronia, venne trovata cadavere nella sua abitazione, ai piedi di una finestra dell’abitazione dalla quale era evidentemente precipitata. La schiava che la rinvenne informò subito il padre della matrona Lucio Apronio, il quale, sospettando del genero, cercò giustizia presso l’imperatore Tiberio. Naturalmente Silvano si dichiarò, seppure presentandosi in stato confusionale, estraneo al fatto, ipotizzando il suicidio della moglie. L’imperatore, recatosi sul posto, non fu convinto della spiegazione poiché trovò gli indizi di una colluttazione giustificativi di una spinta che avrebbe causato la caduta a terra della donna. I risultati delle indagini vennero comunicati dall’imperatore al senato che nominò i giudici per le indagini. Determinante successivamente sarebbe stato l’intervento di Livia, madre di Tiberio ed amica della nonna di Silvano, Urgulania, a cui portò a conoscenza il probabile esito del procedimento. Come conseguenza a Silvano fu fatto pervenire in carcere un pugnale dal significato chiaro: un suicidio gli avrebbe evitato un processo infamante che, altrimenti, avrebbe coinvolto anche la sua famiglia. Il suicidio non concluse la storia: un nuovo processo si sarebbe celebrato vedendo imputata la prima moglie di Silvano, Numantina, accusata di aver spinto l’ex marito ad eliminare Apronia di cui era gelosa; pare che la ex moglie avesse utilizzato filtri magici al fine di condizionarne la volontà. Furono forse i filtri magici la spiegazione della confusione mentale di Silvano al cospetto di Augusto? Comunque la potente famiglia di Silvano riuscì a scaricare su un’altra donna la responsabilità della morte di Apronia e riabilitare la memoria del suicida, anche se alla fine Numantina fu assolta. Un altro caso documentato solo da un’epigrafe rinvenuta nella necropoli dell’Isola Sacra a Fiumicino riporta la seguente scritta: “Restuto Piscinese e Prima Restuta (la) dedicarono a Prima Florentia figlia carissima, che fu affogata nel Tevere dal marito Orfeo; la pose il parente di sangue Dicembre. E visse sedici anni e mezzo.”. Di Prima Florentia purtroppo non si conosce altro e nemmeno se Orfeo fu punito. Molti più elementi abbiamo a disposizione per quanto riguarda la morte di Anna Regilla. Siamo nel II sec. d.C., periodo prospero per l’Impero Romano grazie al succedersi di imperatori illuminati. Infatti sotto l’impero di Adriano, nel 125 d.C. in una famiglia aristocratica imparentata con Faustina Maggiore, futura moglie di Antonino Pio, nacque Anna Regilla Atilia Caucidia Tertulla (Regilla corrisponde a “reginetta”) che in effetti dalla famiglia fu trattata da reginetta, come presuppone il nome, sia nell’impartirle una degna cultura sia nella scelta del futuro marito. La scelta cadde su un uomo più grande di lei allora quattordicenne, Erode Attico, uno stimato retore quarantenne titolare di un ingente patrimonio ereditato dal padre di origine greche. La sua fama era tale che venne scelto da Antonino Pio come precettore per i suoi figli adottivi Marco Aurelio e Lucio Vero. Da parte sua Erode Attico accettò di buon grado la proposta, spinto dal desiderio di alleanza con una stimata ed antica famiglia romana, al fine di bandire definitivamente le sue origini di graeculus (piccolo greco) ed entrare a pieno titolo nella società romana attraverso quel matrimonio. Erode Attico si dimostrò subito un marito violento e traditore nonostante la nascita di cinque figli. La situazione peggiorò ulteriormente quando Regilla dovette seguire il marito in Grecia, dove, pur risiedendo in palazzi lussuosi, si considerava una prigioniera in una società più arretrata di quella romana. Regilla riuscì comunque a farsi apprezzare per le sue opere di beneficienza nei confronti delle comunità locali e ricoprire prestigiosi incarichi sacerdotali. La sua situazione peggiorò nel 160 d.C. quando trentacinquenne, all’ottavo mese della sesta gravidanza, Alcimedonte, un fedele liberto del marito la percosse al ventre facendola abortire e causandole la morte. Il fratello di Regilla, Bradua, certo della colpevolezza di Erode Attico, fece celebrare il processo davanti alla corte di senatori, convinto che un tale atto contro sua sorella dovesse essere considerato come fosse contro di lui, patrizio rispettato da tutto il Senato. Naturalmente Erode Attico si dichiarò innocente addossando la colpa al liberto e sebbene l’accusa fosse precisa, era priva di prove palesi, per cui Erode fu assolto e nemmeno Alcimedonte ricevette punizioni. Forse l’intervento di Marco Aurelio depose a suo favore? Anche la vita ed il prestigio di Bradua ebbero conseguenze negative dopo il processo; fu infatti allontanato da Roma con l’incarico di proconsole che pose limiti alla sua carriera politica. Dal canto suo Erode, nel tentativo di allontanare i dubbi sul delitto, esibì un grande dolore per la morte di Regilla dedicandole epigrafi e monumenti, tra cui il pregevole cenotafio sulla Via Appia. Altro caso è quello di Giulia Maiana, che visse nell’odierna Lione, di cui si conserva l’epitaffio, che recita: “Agli Dei Mani [tra due asce] e alla quiete eterna di Giulia Maiana, donna virtuosissima, assassinata per mano di un marito crudelissimo, che morì prima di quanto il fato le avesse accordato; con lui visse ventotto anni, da lui generò due figli, un ragazzo di diciannove anni e una ragazza di diciotto anni. O fedeltà, o pietà. Suo fratello Giulio Maggiore, per la dolcissima sorella, e Ingenuinio Januario suo figlio si preoccuparono di erigere (il cippo) e di dedicarlo sotto l’ascia (solo l’insegna dell’ascia).”. In conclusione, grazie allo studio sulle iscrizioni funerarie di epoche lontane sono state ricostruite le storie di alcune donne assassinate dai mariti. È purtroppo la conferma di un retaggio culturale che affonda le radici nei secoli, davvero difficilmente estirpabile. Copyright testo e fotografia Riccardo Pezzana Sara “chiude” Buckingham Palace ai potenti della terra Novara 29 Novembre 2024 Da sempre Buckingham Palace, è il simbolo iconico della monarchia britannica e di Re Carlo, ma va ristrutturata, quindi , non accoglierà capi di Stato fino al 2027 perché gli interventi sono mirati alla sostituzione di cavi, tubature e impianti risalenti agli anni ’50, e sono concentrati nell’ala utilizzata per i ricevimenti ufficiali. L’ultimo leader mondiale ad essere accolto a Buckingham sarà l’Emiro del Qatar, in visita a dicembre 2024. Durante i lavori, il palazzo non sarà completamente chiuso. Il personale continuerà le attività quotidiane, e persino le visite estive rimarranno invariate, grazie alla sospensione temporanea dei lavori durante gli orari di apertura al pubblico. Re Carlo III, pur mantenendo alcuni uffici nel palazzo, ha scelto di trasferirsi in una suite al piano terra con vista sui giardini, preferendo uno spazio più intimo e tranquillo. Secondo indiscrezioni, il sovrano starebbe considerando di trasformare parte del palazzo in un museo permanente una volta completati i lavori, ma deve tener presente che una chiusura potrebbe danneggiare la percezione della monarchia, soprattutto tra i visitatori stranieri che vedono Buckingham Palace come il cuore pulsante della Royal Family. Niente paura , per ora, Buckingham Palace è e resterà aperto al pubblico dp La Banda dello spurgo è stata smantellata |
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November 2024
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