Il suo DNA sul corpo della ragazzina è incontestabileNovara 28 luglio 2024
L’omicidio di Yara Gambirasio, era avvenuto nel novembre 2010, e ancora oggi se ne parla perché Bossetti ha sempre negato, ma gli investigatori invece non hanno mai smesso di cercare prove. Oggi le prove ci sono. Vediamo quali Come qualcuno ricorderà, il corpo di Yara era stato trovato 3 mesi dopo la sua scomparsa e sui suoi vestiti erano state trovate tracce di DNA maschile sconosciuto, denominato IGNOTO1. Il DNA di IGNOTO1 non trovava corrispondenza nelle banche dati nazionali, né tra i campioni salivari prelevati da molte persone durante le indagini , ma si è capito che il dna di IGNOTO1 probabilmente apparteneva a un uomo con occhi chiari. Un po’ poco come prova, ma gli inquirenti non si sono scoraggiati e hanno analizzato il DNA di un giovane frequentatore della discoteca vicino al luogo del ritrovamento del corpo della ragazzina Il giovane non era l’assassino, ma il suo aplotipo Y presentava somiglianze con quello di IGNOTO1, e così le indagini si sono indirizzate verso la sua famiglia. La ricostruzione genealogica ha portato a un uomo morto nel 1999, come possibile padre biologico di IGNOTO1. Ne è stata riesumata la salma ed esaminato il DNA esame che ha stabilito con altissima probabilità che fosse il padre di IGNOTO1. A questo punto bisognava trovare anche la madre di IGNOTO1 e le indagini si sono concentrate su una donna che aveva vissuto nello stesso paese dell’uomo deceduto. L’analisi del suo DNA ha mostrato che il suo profilo genetico combaciava con quello della madre di IGNOTO1. Tra i suoi figli, Massimo Giuseppe Bossetti è risultato avere un DNA nucleare identico a quello di IGNOTO1. Il DNA di Bossetti è stato trovato sugli slip e sui leggins di Yara, in prossimità di una ferita significativa, ed ecco la prova definitiva che l’assassino era stato lui DP
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November 2024
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