non se le mandano a dire tramite una serie di dichiarazioni che sono state rese pubbliche dall'agenzia AnsaNovara 17 settembre 2024
il fondatore del Movimento 5 Stelle ha voluto esprimere pubblicamente tutto il proprio disappunto circa una lettera privata che Conte gli ha inviato negli scorsi giorni e adesso le minacce diventano sempre più esplicite L’oggetto del contendere per il comico genovese: sono nome e simbolo del Movimento, e il "valore fondante" della regole del doppio mandato Conte mette in dubbio "la legittimità e la concreta rilevanza giuridica delle norme statutarie che affidano a Grillo la custodia dei valori fondamentali dell'azione politica che non può trasformarsi in un "diritto di veto" o "addirittura alla inibizione della consultazione assembleare". Queste regole, infatti, non sarebbero escluse a "modifiche o revisioni da parte dell'assemblea". La stessa Carta dei principi e dei valori, è in astratto modificabile; così come è prevista dallo statuto la possibilità di modificare il simbolo". . Nel carteggio pubblicato dal Corriere della Sera secondo Conte non esisterebbero "disposizioni specifiche che ne impediscono la modificazione, soggiacendo quindi una simile eventualità alle ordinarie regole di revisione statutarie". “ Così (sempre parole di Giuseppi) come per la regola del doppio mandato, contenuta nel Codice Eticomodificabile tramite consultazione in rete. In ultimo vorrei segnalarti che le tue reiterate esternazioni pubbliche stanno accreditando agli occhi della opinione pubblica una concezione 'dominicale' del Movimento, considerato che una singola persona pretende di comprimere il confronto deliberativo all'interno dell'associazione, contrastando in modo plateale il valore fondamentale che ha ispirato la nascita e lo sviluppo del Movimento stesso: il principio democratico e della libera partecipazione dei cittadini ai processi decisionale Ti aggiungo che queste esternazioni sono del tutto incompatibili con gli obblighi da te specificamente assunti nei confronti del Movimento –con riferimento sia alla malleveria sia ai contratti di pubblicità e comunicazione: ciò mi obbliga a valutare possibili iniziative dirette a sospendere l'esecuzione delle prestazioni a carico del Movimento derivanti dalla malleveria, e il recesso dai contratti di pubblicità e comunicazione". Secondo Grillo toni e contenuti della lettera in questione sarebbero "al limite del ricatto", tanto da "mettere in seria difficoltà" l'immagine dell'attuale leader dei Cinque Stelle che sarebbe "estremamente infastidito" anche a causa di alcune decisioni prese in solitario da Conte, tra cui la partecipazione al cosiddetto "patto della birra", suggellato insieme ai vertici di Partito Democratico, Alleanza Verdi-Sinistra e +Europa. Secondo il punto di vista di Grillo la Costituente sarebbe in realtà soltanto "una farsa per farlo fuori" e consentire così a Giuseppe Conte di farsi "un partito tutto suo". Insomma, ieri grandi amici oggi grandi nemici, domani chissà? DP
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