L'annuncio a sorpresa del gruppo Barry CallebautNovara 9 settembre 2024
Il gruppo Barry Callebaut giovedì 5 settembre con una semplice lettera ai dipendenti dello stabilimento di Intra, che il gruppo con sede a Zurigo aveva rilevato alcuni anni fa dalla Nestlè ha comunicato la chiusura della fabbrica di Verbania, mettendo così in grave difficoltà oltre 100 persone tra dipendenti diretti e indotto La reazione dei sindacati CGIL di Novara- nelle persone del segretario generale di Cgil Novara e Vco Attilio Fasulo e Francesco Campanati per la Flai Cgil Novara e Vco , è stata immediata "Uno schiaffo in faccia al mondo del lavoro. Con quale decenza si possa accostare nello stesso documento l'immagine di un'azienda che investe '500 milioni di franchi svizzeri' (sic! Manco la fatica di convertirli in euro) a quella di un'azienda che toglie il pane di bocca a 150 famiglie rimane per noi un mistero .Si soffoca uno degli ultimi insediamenti industriali di Verbania, solido e fortemente in attivo da anni. Frasi quali 'migliorare stabilimenti e rete, affinare i processi lavorativi, elevare la qualità dei prodotti' sono uno schiaffo in faccia a tutto il mondo del lavoro se hanno come contraltare la perdita di occupazione, del relativo indotto e la perdita di potere d'acquisto delle famiglie in un territorio come il nostro che diventa sempre più fragile, azienda persa dopo azienda persa. Ci dispiace quindi, ma non possiamo sorridere degli investimenti che verranno fatti in Abruzzo e in Umbria se a pagarli sarà la comunità di Verbania e del Vco: per questo motivo ci uniremo alla lotta intrapresa dalle lavoratrici e dai lavoratori della Barry Callebaut, esprimendo solidarietà e mettendo loro a disposizione tutte le competenze e i mezzi di cui la Cgil dispone, tanto nei tavoli istituzionali, che auspichiamo vengano attivati al più presto, quanto nel rapporto con i lavoratori ai quali va tutto il nostro supporto". Il presidente della Regione Alberto Cirio e l'assessore al Lavoro Elena Chiorino hanno commentato: “. La nostra determinazione è massima nel mettere in campo tutti gli strumenti possibili per mantenere il presidio dello stabilimento, così come è totale la garanzia di attivare tutte le politiche attive a supporto dei lavoratori dell'azienda e dell'indotto rappresentato che, con le loro competenze e il know how acquisito, sono per la Regione Piemonte un patrimonio da tutelare e preservare. Siamo al fianco dei lavoratori e delle loro famiglie: nessuno verrà lasciato indietro" . Teniamo le dita incrociate e speriamo che l’Azienda cambi idea. DP
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