GIUSEPPE CONTE E L'ALTERCO CON LILLI GRUBER

LITIGATA IN DIRETTA A OTTO E MEZZO

Novara 10 giugno 2024

Di solito siamo abituati a vedere Vittorio Sgarbi andare fuori dai gangheri e iniziare a dare della capra a qualcuno, ma stavolta invece i protagonisti di quella che osiamo definire una sceneggiata napoletana sono stati Lilli Gruber e Giuseppe Conte nell’ultima puntata di “Otto e mezzo” su La7, dove Conte era probabilmente nervosetto per le imminenti votazioni.

Conte ha iniziato rispondendo a domande varie ma quasi subito il dibattito è  degenerato in uno scontro verbale acceso, dovuto al giornalista Mario Sechi, anch’egli presente in studio, che  ha provocato ripetutamente Conte, sulla  guerra tra Ucraina e Russia, tema centrale della serata, insistendo  per ottenere da Conte risposte dettagliate sulle proposte di negoziato per la pace, ma Conte ha evitato di entrare nei dettagli

Questo ha fatto sì che, la sua  mancanza di risposte precise  rendesse  il dibattito difficile da seguire per il pubblico

Gruber  in realtà cercava (invano) di mantenere le acque tranquille , ma  senza successo, tanto che ha dovuto addirittura minacciare di togliere l’audio ai partecipanti per garantire una discussione comprensibile ai telespettatori

La povera Gruber, inoltre , visibilmente provata dalla tensione in studio, si è pure sentita accusare da  Conte, che sentendosi interrotto, le si è rivolto contro  in modo tutt’altro che amichevole  dicendole  “Mi dovete far finire, sennò non riesco a esprimermi,”  

A questo punto  anche la conduttrice ha perso le staffe e ha risposto per le rime con le parole .. un… piffero!“, che hanno  provocato ancora di più Conte che le si è scagliato contro dicendole :  “Lei è la moderatrice e fa la prepotente.”

La domanda viene spontanea: ha ragione Conte a pretendere di parlare, senza dare risposte concrete, ma comunque senza essere interrotto o ha ragione la Gruber che pretende rispetto dai suoi ospiti?

L’episodio di “Otto e mezzo” ci fa capire come in Italia sia  spesso quasi impossibile avere un dialogo politico tranquillo in un contesto teso nel quale anche i conduttori/moderatori  ad un certo punto reagiscono senza peli sulla lingua.

DP