I CORRIDOI DEL TRIBUNALE NON SONO UNA PISTA CICLABILE!

GIUDICE  TORINESE  PERCORRE IN BICI I CORRIDOI DEL TRIBUNALE E IL CSM LO ASSOLVE
 

Novara 18  ottobre 2024
 
Voleva semplicemente fare più in fretta senza sottoporre la sua schiena dolorante a troppo sforzo  e quindi ha pensato bene di arrivare al suo ufficio in bicicletta invece di camminare
 
Stiamo parlando della comunicazione del Presidente della Corte d'Appello di Torino datata 8 giugno 2021  in cui  veniva diffidato un giudice dal percorrere abitualmente in bicicletta i corridoi del Tribunale, in quanto comportamento  "palesemente contrario al decoro e all'immagine dell'Ufficio e costituisce pure una violazione della normativa in materia di circolazione stradale che non consente l'utilizzo di veicoli in spazi strutturalmente interdetti alla circolazione e della normativa sul lavoro che impone al dipendente l'obbligo di prevenire possibili rischi alla sicurezza per se' e per gli altri".
 
A sua discolpa il giudice  ha precisato “si è trattato di un episodio assolutamente isolato determinato da un improvviso attacco di mal di schiena e che l'uso della bici gli aveva consentito di evitare il ricorso a un congedo per malattia con conseguente necessita' di sostituzione per l'espletamento del turno da parte di un collega".
 
Motivazione presa per buona da sei magistrati della sezione disciplinare che  hanno 'scagionato' il collega perché non si ravvisano "i caratteri della gravità e della reiterazione' richiesti dall'illecito contestato di 'violazione dei doveri generali di correttezza e di equilibrio'".

Insomma , vale ancora il vecchio detto “lupo non mangia lupo”, Se il ciclista fosse stato un normale cittadino, si sarebbe preso una bella multa, come minimo , perché inforcare la bicicletta per evitare il congedo per malattia suona davvero come una barzelletta all’italiana…
 
DP