DOPO LA SENTENZA SEMBRA IMPASSIBILE, MA NON LO E’ ![]() Novara 30 Novembre 2024 Si è preso l’ergastolo con aggiunta di tre mesi di isolamento Alessandro Impagnatiello per l’omicidio di Giulia Tramontano, la ragazza incinta di sette mesi uccisa brutalmente a Senago, in provincia di Milano. Durante la lettura della condanna per l’ex barman la criminologa Anna Vagli ha spiegato a Leggo.it cosa abbia osservato nell’aspetto e nel linguaggio dell’uomo durante l’udienza nella quale è stato condannato. “L’apparizione di Alessandro Impagnatiello in aula è tutt’altro che casuale: dal maglione semplice ma curato, alla rasatura precisa con una riga evidente, tutto sembra progettato per trasmettere un’immagine di controllo, ordine e, forse, di vulnerabilità “La riga sulla testa, netta e simmetrica, richiama la cura maniacale per i dettagli e potrebbe riflettere tratti narcisistici, dove l’aspetto esteriore diventa una maschera per celare l’instabilità interiore Anche il maglioncino indossato è sembrato essere “una strategia per evitare eccessi che attirerebbero critiche, mantenendo un equilibrio tra apparenza modesta e pulizia quasi ossessiva. È l’immagine di chi, anche sotto pressione, cerca di controllare la narrazione visiva di sé stesso”. il linguaggio del corpo di Impagnatiello fornisce“segnali misti, rivelando una battaglia interiore tra il desiderio di mantenere il controllo e l’ansia crescente”. “Il gesto di portarsi la mano alla bocca può indicare tentativi di autocensura, senso di disagio o ansia repressa. Questo gesto, spesso involontario, è tipico di chi sente di essere sotto scrutinio e teme di “dire troppo”. Anche la postura dell’ex barman avrebbe nascosto una tensione particolare. DP
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