Perché non ha denunciato subito gli accessi illegali Novara 17 ottobre 2024
Non poteva che finire così, la vicenda dello spionaggio dei conti correnti dei Clienti di Intesa San Paolo, perché quando un dipendente (anche se ex) commette un reato, viene coinvolto anche il suo datore di lavoro E infatti è successo di tutto di più dopo che è stato scoperto l’ex funzionario Vincenzo Coviello in servizio presso la filiale di Bisceglie che spiava i conti dei clienti Il Coviello è attualmente indagato dalla procura di Bari con accuse che includono accesso abusivo ai sistemi informatici e tentato procacciamento di informazioni riguardanti la sicurezza dello Stato. Gli inquirenti però ritengono anche che la banca non abbia denunciato con sufficiente tempestività gli accessi illegali alle autorità competenti , quindi è diventata formalmente indagata per presunta violazione della legge 231 del 2001, che disciplina la responsabilità amministrativa delle persone giuridiche. Alcuni legali dei clienti coinvolti stanno considerando la costituzione di parte civile nel processo o l’avvio di cause individuali per ottenere un risarcimento. La procura di Bari continua a indagare per chiarire l’estensione delle responsabilità e le eventuali omissioni da parte della banca in uno scenario che solleva preoccupazioni sulla sicurezza dei dati in uno dei maggiori istituti di credito italiani. Certamente da tutto questo l’immagine della banca ne trae un grosso svantaggio di immagine DP
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November 2024
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