IPNOSI AL POSTO DELL’ANESTESIA

Alle Molinette di Torino
 

Novara  5 dicembre 2024
 
Non tutti possono sopportare l’anestesia, alcuni sono allergici, altri ne hanno una vera e propria fobia, quindi l’ospedale le Molinette dfi Torino  ha deciso di utilizzare, come già fanno altri ospedali italiani, una tecnica nuova: l’ipnosi, già applicata con successo a due interventi su due donne in età avanzata, di 75 e 79 anni, a cui sono state asportate delle formazioni benigne alle ghiandole paratiroidi.
 
La procedura, completata dal ricorso a una leggera anestesia locale consiste nel far concentrare il paziente  su un punto – e  lavorare sulla respirazione. Poi lo si porta  a immaginare di trovarsi nel suo luogo sicuro. In questo stato di trance, che è ben diverso dal sonno, si può completare l'intervento grazie a uno stato di immobilità tenuto dall'inizio alla fine della procedura".

Dal punto di vista dell’efficacia occorre che il paziente avverta il bisogno di ricorrere a questa tecnica o la curiosità di sperimentarla, cioè , deve ‘crederci.
il paziente in ipnosi mantiene il controllo di sé e percepisce ciò che accade nell’ambiente circostante; nel frattempo, riesce a sfruttare abilità che il suo cervello già possiede, ma che da sveglio non è in grado di utilizzare, per innalzare la soglia del dolore, tenere l’ansia sotto controllo e mantenere l’immobilità. 
 
L’impiego dell’ipnosi, , rappresenta una valida alternativa all’anestesia generale, riducendo l’impiego di farmaci “invasivi”, riducendo lo stress emotivo, modulando la percezione del dolore  e garantendo un migliore e più rapido recupero postoperatorio con una riduzione dei tempi di ricovero, ma soprattutto la mancanza della percezione dell’atto chirurgico.
 
L’équipe era composta dal dottor Maurizio Bossotti (responsabile della Chirurgia tiroidea-paratiroidea) affiancato dal dottor Pietro Soardo e dalla dottoressa Valentina Palazzo, specializzanda in Chirurgia Generale ed ipnologa, coadiuvata dagli anestesisti del gruppo del dottor Roberto Balagna.
 
DP