Arrestato Antonello Lovato, il datore di lavoro di Satnam SinghNovara 2 luglio 2024
Dopo l’ondata di sdegno provocata dall’omicidio (perché di omicidio trattasi) del povero indiano Satnam Singh, la magistratura ha deciso di accusare di Omicidio volontario con dolo eventuale e di sbattere in carcere il 38enne Antonello Lovato , il proprietario del terreno in provincia di Latina dove lavorava il bracciante indiano lasciato morire dissanguato e abbandonato nel cortile di casa anziché essere portato in ospedale. Viste le condizioni in cui versava era impossibile non rendersi conto del rischio morte che stava correndo. Quando i carabinieri sono arrivati Lovato ha scrollato le spalle, , non ha opposto resistenza ed è stato portato nella caserma di Latina per il fotosegnalamento: polo verde, pantaloni blu e totale maschera di indifferenza. L’arresto è avvenuto perché esisteva il pericolo di inquinamento delle prove e secondo il Giudice , Lovato, ha «un'indole insensibile e particolarmente sprezzante della vita umana» quindi potrebbe avvicinare i testimoni e intimidirli per far loro cambiare versione. Le parole del GIP: «Prescindendo da valutazioni etiche, che pure si imporrebbero a fronte di una condotta disumana e lesiva dei più basilari valori di solidarietà - l'indagato si è intenzionalmente e volontariamente disinteressato delle probabili conseguenze del suo agire». Adesso le indagini comunque proseguono con l'obiettivo di valutare altri eventuali reati connessi alle condizioni di lavoro. Ripetiamo i fatti per chi non avesse seguito la vicenda: L’indiano lavorava al macchinario avvolgiplastica che ha risucchiato dalla manica della camicia il suo braccio ed era privo di certificazioni di idoneità e di protezioni; Il Lovato non era distante dall’accaduto ma era lui a guidare il trattore dicendo a Singh cosa fare; dopo l'incidente Lovato ha caricato il corpo sul furgone, abbandonato il corpo e separatamente l’arto amputato, e velocemente se ne è andato intimando il silenzio ai presenti,e ripulendo il sangue dal furgone. Lovato non ascolta e non prende in considerazione le parole della moglie del bracciante, che lo implora di chiamare i soccorsi, e le ripete: «E’ morto, è morto». Proprio una brava persona insomma e speriamo che non esca presto grazie ai vari futuri e possibili indulti, sconti di pena, buona condotta e varie ed eventuali. DP
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September 2024
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