Per l’attesa troppo lunga al pronto soccorso Novara 8 gennaio 2025
Sappiamo tutti, per esperienza diretta, che è davvero impossibile, a meno di non essere in punto di morte, che si venga visitati immediatamente quando ci si reca in un Pronto Soccorso. Qualsiasi sia la città. Tutti abbiamo sperimentato le lunghe ore di attesa su sedie scomode, magari addirittura messi su una barella in corridoio e con infermieri poco gentili, ma per questo non si arriva a picchiare il personale medico e non. E invece , per una donna 40enne, Angela Aruta , aggredire un medico è cosa buona e giusta. Lo spiacevole episodio è avvenuto a Napoli dove al PS del Cotugno una dottoressa di turno è stata aggredita dalla donna e da tre suoi parenti che sono stati denunciati per lesioni, violenza e minaccia a personale sanitario e interruzione di pubblico servizio Lo zio era al pronto soccorso del Cotugno, e la donna lamentava una attesa troppo lunga; così insieme a 3 parenti, la Aruta ha minacciato la dottoressa di turno, poi l’ha aggredita. Ora è ai domiciliari in attesa di giudizio. I 3 parenti devono rispondere di minaccia a personale sanitario. Ma non è finita qui . La seconda aggressione, sempre a Napoli,ma stavolta al pronto soccorso del Cto è avvenuta quando è arrivato un uomo accompagnato dal figlio che lamentava un forte dolore addominale. Il personale del triage ha invitato il figlio ad attendere nella sala dedicata, ma al padre non è piaciuta questa regola e con una mossa di Karate ha sferrato un calcio in pieno petto all'infermiere, mandandolo a terra. Arriveremo al punto di dover avere un agente di polizia anche nei PS? DP
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February 2025
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