La follia GreenNovara 29 luglio 2024
La Xylella è arrivata nel nostro Paese, proprio a causa della “globalizzazione selvaggia” voluta proprio dall’Unione Europea. Nel periodo 2008-2010, è stata rilevata la presenza della Xylella proprio sui centenari ulivi pugliesi Per risolvere la situazione, l’Unione Europea ha pensato bene di imporci , di abbattere quanti più alberi possibile, circa 21 milioni di esemplari, di cui la maggior parte era perfettamente sana Ovviamente è stato un errore gravissimo perché o ltre a non aver debellato il terribile insetto, il nostro territorio è privo di quegli alberi che, per secoli, hanno dato cibo e lavoro a tutti gli abitanti del Salento. Uno studio condotto dalla Dott.ssa Margherita Ciervo, geografa, docente di Geografia Economico-Politica all’Università di Foggia, nonché “Associate researcher” al LAPLEC, Laboratory for the Analysis of Places, Landscapes and European Countryside, University of Liège (Belgio). dimostra come ci sia un’enorme discrepanza tra le piante dichiarate “positive” al batterio e quelle realmente infette, con sintomi palesi. Se invece si mettono in atto delle strategie di contenimento, è possibile “salvare” un numero elevato di esemplari. Non solo, la Dott.ssa Ciervo evidenzia che ogni volta che veniva individuato un ulivo “malato”, venivano considerati “malati di default”, pure tutti gli altri alberi presenti nel raggio di 50 km, senza averli analizzati uno per uno. Nonostante queste evidenze il “massacro di ulivi” in Puglia non si è mai arrestato. Infatti, gli alberi continuano a venir abbattuti in modo indiscriminato. Poveri noi! DP
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November 2024
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