Banksy, Monet ,Picasso e tanti altri, tutti falsi. Novara 15 Novembre 2024
L’hanno chiamata “operazione Cariatide” ed è iniziata nel marzo 2023 con il sequestro da parte dei Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Roma a un imprenditore pisano, di circa 200 opere d'arte contemporanea risultate contraffatte, tra cui un dipinto raffigurante 'Cariatide' (da qui il nome dell’operazione della Polizia) dell'artista Modigliani. L’indagine, , ancora in corso, vede indagate in Italia e all'estero 38 persone tra falsari e ricettatori per i reati di concorso in ricettazione, falsificazione e commercializzazione di beni d'arte ed ha portato al sequestro di oltre 2.100 opere di arte contemporanea che, se immesse sul mercato, avrebbero comportato un danno economico superiore ai 200 milioni di euro. "Le opere false rimandano a nomi di artisti internazionali tra i quali Modigliani, Warhol, Banksy, Picasso, Miro', Arman, Bacon, Kandisky, Klimt, Moore, Haussmann, Tapies, Chagall, Monet, De Chirico, Giacometti, Aubertin, Mituraj, Afro, Boccioni, Klee, Van Gogh, Basquiat, Vasarely, Pollock, Haring, Hopper, Death Nyc, Guttuso, Dali'. Tutto era iniziato da un controllo dei Carabinieri e il monitoraggio di piattaforme di e-commerce di case d'asta che sul mercato proponevano opere a prezzi molto inferiori ai valori di mercato da varie case d'asta in Lombardia, Piemonte, Veneto, Friuli Venezia, Giulia, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Lazio, Campania, Puglia, Basilicata e Sicilia" In Toscana e in Veneto sono stati identificati tre falsari in tre laboratori di pittura a Lucca, Pistoia e Venezia per la produzione delle opere contraffatte. E’ stata scoperta una “ filiera dei falsificatori”, una fitta rete europea, creatasi tra Spagna, Francia e Belgio, composta da soggetti dediti a tali lavorazioni i quali, una volta prodotto l'oggetto d'arte falso, provvedevano ad accordarsi con diverse case d'asta italiane, alcune delle quali compiacenti per la successiva pubblicazione alla vendita. Le attività condotte in Europa hanno permesso di' individuare tre laboratori del falso con il successivo sequestro di 1.000 opere di imitazione di arte contemporanea, con oltre 450 certificati di autenticità e 50 timbri tutti falsi. ' Stefano Antonelli, esperto del Centro Studi Archivio Bansky, commenta: "Tra i fatti più gravi - è che questa produzione di falsi è stata esposta nei musei assieme a opere autentiche in qualche caso o in mostre totalmente di falsi. A Mestre, ad esempio, sono stati esposti due spray su cartone i cui originali superano il mezzo milione di euro ciascuno. Idem a Cortona".Molte delle opere falsificate hanno il tratto comune di esibire il timbro dell'evento Dismaland restituendo quindi l'idea che siano state prodotte in quel periodo. Altri, come gli stencil su cartello stradale, si riferiscono a un preciso periodo della sua produzione, negli anni 90, ed è assolutamente impossibile trovarli sul mercato a prezzi intorno ai 400 euro. Incoerenti, tra l'altro, i soggetti, che non fanno assolutamente parte delle scelte iconografiche dell'artista e che si connotano come reinterpretazioni" come ad esempio il lanciatore di fiori su cartello stradale. al Centro Studi sono arrivate numerose richieste di conferme di autentica di opere di Bansky che erano state acquistate sul web a prezzi modesti, 400 euro, rispetto al loro effettivo valore, richieste che hanno destato sospetti. E da qui è nato tutto. DP
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November 2024
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