Novara 13 giugno 2024
Stiamo parlando di Cristina Frazzica. la giovane donna, travolta mentre con un amico vogava sul kayak a Posillipo , da un cabinato Vega da 18 metri e morta per le ferite riportate. L’sos è stato lanciato circa una mezz’ora dopo la disgrazia dal natante che ha recuperato il giovane amico sopravvissuto al grave sinistro marittimo. La barca non si è fermata – come hanno riportato tutti i notiziari – per prestare soccorso, ma le immagini dei sistemi di videosorveglianza della residenza presidenziale Villa Rosebery avevano però fornito la dinamica dell’accaduto e su questo hanno lavorato gli investigatori della polizia giudiziaria e della Procura. arrivando all’identificazione dello scafo, che era quello dell’avvocato Guido Furgiuele, oggi indagato per omicidio colposo e omissione di soccorso L’avvocato si è presentato in Procura assistito dal padre, il professore avvocato Alfonso Furgiuele e ha spiegato che nessuno degli occupanti della barca si è accorto di nulla. L’ipotesi è che, dopo aver causato l’incidente mortale, si sia allontanato – da chiarire se consapevole o meno di quanto accaduto – e solo in seguito sia tornato indietro e capito di essere il responsabile dell’incidente Questa la sua versione «Io e i miei sei ospiti non abbiamo avvertito alcun impatto. Uno dei miei ospiti ha visto a poppa un ragazzo sbracciarsi e siamo tornati indietro per soccorrerlo. Lui ha detto che la ragazza era stata investita da una barca velocissima ed eravamo convinti che non fosse la mia. Più di soccorrerlo e dare l’allarme non potevamo fare». Ora si attendono gli esiti degli esami sull’imbarcazione e l'autopsia sul corpo della giovane Stando a quanto è emerso nelle prime fasi dell’indagine, l’impatto tra il natante e il kayak sarebbe avvenuto a una distanza di 200-300 metri dalla costa. Ovvero in un punto a rischio per chi usa questo tipo di imbarcazioni DP
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September 2024
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