SENZA FRENI CONTRO i musulmani Novara 3 dicembre 2024 Sappiamo tutti che Vittorio Feltri è una “penna” arguta e spesso incontrollabile, ma stavolta ha un po’ esagerato. Durante il programma radiofonico La Zanzara ha attaccato i musulmani con toni violenti sollevando un’ondata di indignazione e critiche trasversali. Le affermazioni del giornalista, si riferivano alla morte del diciannovenne Ramy Elgaml, avvenuta durante un inseguimento dei carabinieri nel quartiere Corvetto di Milano. Come riportato da Notizie.virginio.it, Feltri riferendosi alle periferie di Milano non ha esitato a esprimere posizioni estremamente controverse. "Sono caotiche, brutte e soprattutto piene di extracomunitari che non sopporto. Basta guardarli, vedi quello che combinano qui a Milano “Gli sparerei in bocca. Non mi vergogno affatto di considerare i musulmani delle razze inferiori“. Inoltre, ha espresso il proprio sostegno legale al carabiniere indagato per la morte del giovane, definendo Ramy Elgaml un “delinquente“. Come logico, l’Ucoii (Unione delle Comunità Islamiche d’Italia) ha condannato fermamente le dichiarazioni del giornalista, accusandolo di “incitamento alla violenza fisica e all’uccisione“. Matteo Forte, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, ha preso le distanze: “tali dichiarazioni sono ancora più “intollerabili” e “irresponsabili” se correlate alla tragedia avvenuta a Corvetto. Per dovere di cronaca, riportiamo anche le parole di Feltri dopo le esternazioni di Matteo Forte : “Non c’è alcun intento razzistico nelle mie parole non li ritengo inferiori come razza, sono inferiori come chiunque , italiani compresi, calpesti qualsiasi regola del buon vivere civile. Un quartiere è in rivolta perché un giovane si è schiantato contro un muri ed è morto non essendosi fermato ad un posto di blocco, comportamento che ha dato inevitabilmente luogo ad un inseguimento non perché il ragazzo era egiziano ma perché le forze dell’ordine hanno l’obbligo di inseguire chiunque forzi un posto di blocco. La fuga a folle velocità non solo ha messo in pericolo l’incolumità dei fuggitivi, ma anche della gente e degli operatori della sicurezza stessi. La verità è che il ragazzo se l’è andata a cercare, non è una vittima della polizia, dello stato, della legge. E’ vittima di sé steso e di una cultura che disprezza qualsiasi regola. La questione è più che seria e concentrarsi sulle mie parole indicate come razziste, è l’ennesima maniera di sviare l’attenzione distogliendola dal fenomeno. Se non fossero inferiori questi immigrati che ci odiano, che disprezzano le nostre norme, i nostri costumi, i nostri simboli, la nostra fede, perchè vogliono venire tutti qui? Il mio invito è tornarsene lì da dove sono venuti… Una domanda: la polizia egiziana avrebbe forse fatto scappare il ragazzo? E se non lo avesse fatto scappare e questi fosse deceduto in questa maniera,avrebbe forse chiesto perdono? DP
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