Donna stuprata, licenziata dall’azienda in cui lavoraNovara 3 giugno
“Non sei più efficiente”, questa la motivazione di un'azienda di Assago (nell'hinterland milanese), che ha sede legale in Olanda che l’ha licenziata subito dopo aver saputo che una loro manager torinese era stata violentata da un gruppo di uomini tra i 23 e i 27 anni in un locale che si trova sui Navigli, nota zona della movida, a Milano Anche se gli stupratori sono stati subito individuati e indagati per violenza sessuale di gruppo, per la donna è stato un incubo, ovviamente, incubo che si è fortificato quando ha saputo che per la sua Azienda lei non era più considerata produttiva in quanto aveva passato sei mesi di visite, ricoveri in ospedali, incontri con psicologi e psichiatri e con il timore che potesse compiere un gesto estremo. Con una totale mancanza di empatia, comprensione e umanità, pur di togliersela di torno , perché considerata psichicamente labile, le sono stati offerti cinquemila euro di buonuscita con questa lettera "In un'ottica di maggior efficenza abbiamo deciso di riorganizzare le nostre attività, sopprimendo la posizione di ‘Service Merchandiser' da lei attualmente ricoperta e ridistribuendo le sue attuali mansioni tra altri dipendenti attualmente impiegati presso di noi". La giovane donna ha rifiutato e impugnato il licenziamento e ci auguriamo che vinca perché un’Azienda che si comporta in questo modo deve capire che anche sul lavoro deve esistere l’aspetto umano e non solo il profitto. DP
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September 2024
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