Ergastolo per Rosa e Olindo. Novara 14 luglio 2024
Probabilmente molti si ricorderanno della strage dell'11 dicembre 2006 a Erba. Quando la coppia malefica uccise la loro vicina di casa, Raffaella Castagna, il figlio di due anni Youssef e la madre Paola Galli, oltre alla vicina di casa Valeria Cherubini che stava rientrando con il cane proprio nel momento in cui loro uscivano dall'appartamento di Raffaella dopo i primi tre omicidi. Fu Olindo a sgozzare Mario Frigerio, il marito di Valeria, che da sopravvissuto rilasciò testimonianze decisive per far condannare all’ergastolo i due assassini. Pochi giorni fa la Corte d'Appello di Brescia ha rigettato la richiesta di revisione del processo presentata dai legali di Olindo Romano e Rosa Bazz perché le «prove nuove» presentate dalla difesa in realtà non sono state utili né sufficienti per rivedere il vecchio verdetto. Giuseppe Castagna, familiare di tre delle quattro vittime ha dichiarato «Ero convinto di questa sentenza, non poteva essercene un'altra, ma un po' di paura c'è sempre. Sono soddisfatto e spero che almeno per un po' di tempo, in attesa che la difesa si rivolga e discuta il ricorso in Cassazione, io e mio fratello Pietro vivremo una vita un po' meno stressante», mentre Massimo Campa, il legale dei fratelli Castagna: ha ribadito «Noi avevamo fiducia, non avevamo paura della verità, non avevamo dubbi. Vorremmo che le vittime potessero riposare in pace e confidiamo che oggi sia finito questo rimestare le stesse carte, perché di prove nuove non ce ne sono». Questo il commento del procuratore generale di Brescia Guido Rispoli. «Siamo soddisfatti dalla decisione della Corte d'appello. Il processo di revisione ha regole molto precise. Gli atti vanno studiati dalla a alla z, ho l'impressione che molti di quelli che hanno argomentato in aula non avessero letto le carte. È pacifico che le ferite» alle vittime «erano state inferte da due persone diverse». I colpi sferrati «dal basso verso l'alto avevano, come evidenziato dai tecnici, una penetrazione ridicola di un paio di centimetri che si fermava all'adipe». Una «manifestazione di odio» da parte di chi colpiva. Eppure c’è invece chi non è soddisfatto: si tratta di Azouz Marzouk, marito di Raffaella e padre del bimbo, convinto che invece gli assassini siano ancora a piede libero. Su che basi si fonda la sua convinzione non si sa, ma le sue parole sono chiarissime: “ sono stati dei professionisti, tutti sono stati assassinati nello stesso modo con un colpo alla gola preciso” e “il signor Frigerio è stato fortunato”, come può una persona affermare che , essere stato sgozzato è una fortuna solo perché non si è morti sul colpo???? Forse, e sottolineiamo forse, Marzouk dovrebbe rivedere un pochino le sue convizioni…. DP
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February 2025
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