RIPARTE LA MISSIONE ALBANIA

LA LIBRA TORNA a navigare

Novara 5  novembre 2024
 
Sono ancora piuttosto agguerrite le  frizioni tra governo e magistrati, ma nonostante questo  la nave della Marina militare Libra, preposta al trasferimento dei migranti nei centri in quel paese, ha lasciato il porto di Messina e nei primissimi giorni della prossima settimana sarà operativa nel Mediterraneo centrale.

Negli ultimi dieci giorni sono arrivate  300 persone che sono state accolte  a bordo per un nuovo trasferimento nell'hotspot di Shengjin, per quelli che rientrano nelle categorie previste dal protocollo con il governo di Tirana.

Una mossa criticata dalle Ong che giudicano l'operazione come "uno spot" e una "campagna propagandistica". Dice Luca Casarini di Mediterranea Saving Humas “quello dell'Italia vuole diventare, "un modello che rappresenta tragicamente uno dei tanti modi per attuare i respingimenti. E' una operazione spot, che ha come protagonista la deportazione e la detenzione di persone che non hanno commesso alcun reato, che cancella il diritto d'asilo".

 Così il leader di Azione, Carlo Calenda:  L'Albania è una gigantesca perdita di risorse - Io sono per un controllo ferreo dei confini, ma l'Albania non serve a niente. Agenti mandati in hotel a cinque stelle, migranti che devono fare avanti e indietro se entro pochi mesi non vengono riconosciuti come migranti economici. Non funziona. Bisogna trovare un'altra soluzione senza ideologie
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La risposta di Paolo Barelli, presidente dei deputati di Forza Italia, ai microfoni del Tg 1 è stata : “ -. L'Europa si è detta favorevole alla decisione del Governo italiano di collocare in Albania i centri di accoglienza per gli immigrati - Le decisioni del Governo italiano sono legittime e dispiace che parte della magistratura invada la sfera delle decisioni politiche del Parlamento e del Governo". 
 
La gente è talmente esasperata dal fatto che i migranti non vengono in alcun modo  rimandati a casa loro e che molti (troppi) magistrati  li vogliono tenere in Italia, che la giudice Silvia Albano, uno dei 6 magistrati artefice del provvedimento di ritorno dei migranti in Italia, è stata oggetto di minacce di morte , e quindi  sottoposta  a  vigilanza per questioni di sicurezza.

DP