Alle Molinette, il primo trapianto di questo tipo in ItaliaNovara 2 ottobre 2024
L’Ospedale di Torino ha un glorioso primato di trapianti avvenuti con successo, ma l’ultimo in ordine di tempo ha dell’incredibile. Una giovane donna 38enne , romana, affetta da una grave cardiopatia congenita e da una malattia epatica , ricoverata alle Molinette di Torino,è stata sottoposta al primo trapianto in Italia di cuore-fegato in contemporanea La sua malattia cardiaca malformativa le aveva causato nel tempo un danno sempre più severo anche al fegato quindi , data la gravità delle sue condizioni, la paziente era stata iscritta nella lista nazionale dei trapianti urgenti, gestita dal Centro Nazionale Trapianti in collaborazione con il Centro Regionale Trapianti del Piemonte e ciò le ha permesso di trovare un donatore idoneo per entrambi gli organi in poco tempo. Un intervento eccezionale perché l’équipe multidisciplinare trapianti di Torino ha mantenuto la normale connessione del cuore con il fegato, trapiantando il blocco come un solo organo . L’operazione si è svolta così: mentre l’équipe prelievo cuore e l’équipe prelievo fegato lavoravano fianco a fianco nella sede del donatore nella vicina Lombardia, a Torino un’altra doppia équipe, formata sempre da cardiochirurghi ed epatochirurghi, preparava la paziente a ricevere il blocco cuore-fegato. Il professor Mauro Rinaldi (Direttore Cardiochirurgia dell’ospedale Molinette), coadiuvato dal dottor Carlo Pace Napoleone (Direttore Cardiochirurgia Pediatrica dell’Ospedale Infantile Regina Margherita), dal professor Massimo Boffini e dalla dottoressa Erika Simonato, isolava ed asportava il cuore malato, mentre, in contemporanea, il professor Renato Romagnoli (Direttore Dipartimento Trapianti e Chirurgia Trapianto Fegato dell’ospedale Molinette) con il dottor Paolo Strignano rimuovevano il fegato, con il supporto anestesiologico del dottor Alberto Orsello, della dottoressa Francesca Momigliano (della Rianimazione 1 diretta dal professor Luca Brazzi) e del dottor Angelo Panio (della Rianimazione 2 diretta dal dottor Roberto Balagna). Quando il campo operatorio è stato liberato per l’impianto e mentre la paziente era mantenuta in vita grazie alla circolazione extracorporea assicurata dalla macchina cuore-polmoni, il blocco cuore-fegato (prelevato dal dottor Giacomo Maraschioni della Cardiochirurgia e dal dottor Damiano Patrono della Chirurgia Trapianto Fegato) è arrivato in sala operatoria per essere trapiantato. I cardiochirurghi e gli epatochirurghi hanno eseguito contemporaneamente i collegamenti vascolari e, una volta ripristinata la circolazione nel blocco multiorgano, sia il cuore sia il fegato hanno immediatamente ripreso a funzionare. La procedura chirurgica è durata oltre dodici ore e si è conclusa con successo. Attualmente la paziente è sveglia, lucida e respira autonomamente, ricoverata presso la Terapia Intensiva della Cardiochirurgia per la prosecuzione delle cure, in attesa di essere trasferita in reparto di degenza. Commenta il dottor Giovanni La Valle, Direttore Generale della Città della Salute di Torino “Senza dubbio da ricordare anche le numerose unità di sangue che sono state utilizzate per permettere questa impresa. Tutto grazie ai donatori della Banca del Sangue e Immunoematologia della Città della Salute di Torino (diretta dal dottor Marco Lorenzi). E sempre grazie alla donazione degli organi necessari per eseguire questi straordinari interventi” DP
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