Ha sterminato la sua famiglia , ma vista la minore età, si applicano per lui i principi del processo penale minorileNovara 6 settembre 2024
Per il 17enne che nella notte di domenica 1 settembre ha ucciso a coltellate i genitori e il fratellino a Paderno Dugnano (Milano) nessun ergastolo e niente messa alla prova ( per messa alla prova si intende l’avvio di un percorso anche lungo e complesso in cui il minore è affidato ai servizi minorili, vincolato al rispetto di prescrizioni (eventualmente in comunità) e affiancato da esperti e operatori tra educatori, assistenti sociali, psicologi, psichiatri sotto il continuo e attento vaglio del giudice sull’evoluzione del progetto e sull'adesione del minore.) Il ragazzo si trova attualmente nel Centro di prima accoglienza del carcere minorile Beccaria di Milano e l’obiettivo della giustizia sarà quello del suo reinserimento come adulto maturo Questo significa che il legislatore pone al centro la personalità di un soggetto in crescita, e quindi in trasformazione, che deve essere valutato nella sua vulnerabilità e complessità. Quindi niente pene severe, perché va tenuto conto dell'utilità effettiva della sanzione rispetto al fine del reinserimento del soggetto, che – per quanto abbia commesso un fatto gravissimo – resta comunque un soggetto vulnerabile. Non di poco peso, nel giudizio , è anche l’affermazione dei nonni che si sono dichiarati pronti ad accoglierlo, senza se e senza ma….(sperando che , qualora in futuro andasse ad abitare con loro, non venga colto da un altro momento di bisogno di uccidere ndr) Probabilmente verrà nominato un tutore non familiare che avrà la rappresentanza del minore fino alla maggiore età: il ruolo non potrebbe spettare in questo caso ad un familiare, a causa della incompatibilità dovuta ai vincoli di parentela con vittime e reo. Il parere di molti a questo proposito è che in Italia se sei minorenne e stermini la famiglia , sei considerato fragile e quindi bisogna redimerti e farti diventare “adulto consapevole”. Come? Non è dato sapere , dato che gli ultimi avvenimenti nel carcere minorile Beccaria (hanno dato fuoco a dei materassi e fatto scoppiare una rivolta) fanno chiaramente capire che non viene messa in atto alcuna misura che possa aiutare i ragazzi assassini a capire cosa hanno fatto, pentirsi e cercare di crescere con altri valori. Auguriamoci almeno che , se vogliono centrare l'obiettivo del recupero, lo trasferiscano in un carcereminorile dove la salute psichica dei ragazzi sia davvero curata. DP
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September 2024
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