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TELEFONO SPIONE

9/9/2024

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ascolta quello che dici e lo riferisce

Novara 10 settembre 2024


Probabilmente è capitato a molti di parlare  di qualcosa con qualcuno e poco dopo vedere nella propria pagina FB o Instagram  la sponsorizzazione di  quell’argomento o azienda di cui  ne avevamo appena parlato

Logico pensare che  è probabile che qualcuno ci ascolti tramite i microfoni dei nostri smartphone per utilizzare poi tali parole carpite nelle conversazioni per inviarci pubblicità profilata.
 
E infatti è così: la Cox Media Group, azienda americana e specializzata in marketing che  ha offerto il suo servizio Active Listening  su una pagina web, poi rimossa si occupa proprio di identificare conversazioni rilevanti tramite smartphone, smart TV e altri dispositivi utilizzando l’intelligenza artificiale che analizza le conversazioni i per creare annunci pubblicitari personalizzati, basati sulle parole chiave pronunciate dagli utenti.

L’obiettivo non è quello di truffare le persone, bensi di attuare una specifica azione di marketing con la possibilità di sapere chi davvero può essere interessato a comprare/usare un determinato prodotto, ma è comunque un’attività  che mette a serio rischio la privacy delle persone e che riapre forti dibattiti sulla sicurezza dei dati personali.
 
Anche se i colossi social non ne parlano  la Cox Media Group dice di collaborare  con Facebook, Amazon e Google,

.Interpellate, le tre aziende hanno immediatamente preso le distanze. Google ha reagito rimuovendo immediatamente l’azienda dal programma partner. Meta, proprietaria di Facebook e Instagram, ha riferito che sta indagando per capire se la Cox Media abbia violato qualcuno dei suoi termini di servizi e ha garantito che Meta non utilizza né utilizzerà mai i microfoni dei cellulari per scopi pubblicitari.

Amazon invece ha rifiutato qualsiasi connessione con l’azienda di comunicazione.

Quale che sia la verità, per evitare rischi ed impedire a queste aziende di poterci ascoltare, c’è un solo modo: vietare alle app di accedere al microfono, accedendo a  impostazioni, controllando  le autorizzazioni all’utilizzo del microfono e verificando  quali app hanno accesso. A quel punto limitare i permessi soprattutto a Whatsapp, Messenger, Instagram e Facebook.

Problema risolto? Si, ma dobbiamo prepararci a non poter più utilizzare app tipo whatsapp

Ovvio che nessuno o comunque pochissimi lo faranno in nome della privacy, quindi  se non vogliamo rinunciare a  usufruire di whatsapp o ci rassegniamo a essere ascoltati oppure ….ci rassegniamo ad essere ascoltati.!
​
DP
 

 
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