A Torino, condannato a 3 anni ![]() Novara17 gennaio 2025 Stiamo scrivendo di un uomo , un manager del Torinese, che in casa dettava e pretendeva fossero rispettate regole rigidissime come: era vietato stare in pigiama in casa la domenica "perché era segno di pigrizia", bere zabaione o vin brulè, "perché è un atteggiamento da vecchi", sprecare le briciole quando si spezza il pane, appoggiare i gomiti sul tavolo, del salame si doveva mangiare anche la buccia, di chiudere sempre la porta del bagno, il divieto di mangiare carne di cavallo al sangue e quello di mettere il liquore sul gelato, vietato fare spuntini fra pranzo e cena “perché era grassa”. Spesso i maltrattamenti sfociavano nelle percosse. Per anni. ad ogni trasgressione, la moglie (oltre alle botte) subiva un’umiliazione finchè non ne ha potuto più di vivere in quell’incubo e lo ha denunciato. L’uomo è stato condannato a tre anni di reclusione, sostituiti con detenzione domiciliare, per stalking, maltrattamenti, danneggiamento e accesso abusivo alla mail della ex. Ci auguriamo che la detenzione domiciliare non sia a casa con la consorte, perchè se così fosse, la denuncia non sarebbe servita a niente! DP
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May 2025
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