Virgin Active Italia multata

Non informava i clienti sui termini degli abbonamenti

Novara 23  giugno 2025
 
Virgin Active Italia, tra i principali operatori del fitness con oltre 40 centri nelle maggiori città italiane e più di 100.000 abbonati, pagherà una sanzione di 3 milioni di euro all’Antitrust per pratiche commerciali scorrette: informazioni carenti su rinnovi, aumenti e recesso degli abbonamenti.

La società  infatti non avrebbe fornito ai clienti informazioni chiare e trasparenti sulle condizioni dei propri abbonamenti, in particolare sui rinnovi automatici, sugli aumenti dei prezzi e sulle modalità di recesso.

Molti clienti si sono trovati con l’abbonamento rinnovato senza aver ricevuto alcun preavviso, oppure hanno scoperto solo dopo l’addebito gli aumenti di prezzo, spesso comunicati in modo poco trasparente, ad esempio tramite semplici cartelli affissi in reception.

Altri ancora hanno incontrato ostacoli nell’esercitare il diritto di recesso, trovandosi vincolati a servizi non richiesti e con costi aggiuntivi inattesi.

Secondo l’Antitrust, queste condotte hanno impedito ai consumatori di prendere decisioni consapevoli, violando diversi articoli del Codice del Consumo.

Oltre alla sanzione economica, l’AGCM ha imposto a Virgin Active Italia l’obbligo di garantire che i contratti vengano presentati in modo chiaro e leggibile, sia in formato digitale sia cartaceo, e informare tempestivamente i clienti su rinnovi automatici, variazioni delle condizioni economiche e aumenti di prezzo tramite canali diretti e tracciabili come email o SMS.

Inoltre, Virgin dovrà rispettare il diritto di recesso per giustificato motivo, accogliendo le richieste degli utenti senza introdurre ostacoli ingiustificati. Entro 60 giorni dalla notifica del provvedimento, la società dovrà comunicare all’AGCM le misure adottate per conformarsi alle nuove regole. L’Autorità vigilerà sul rispetto di questi obblighi e potrà applicare ulteriori sanzioni o, nei casi più gravi, arrivare alla sospensione dell’attività d’impresa.
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DP